Per quanto riguarda il progetto “Drum Bun” in Romania, sono diverse le realtà coinvolte:
Ploiesti e Buzau
Dal 1997 il progetto si è sviluppato in due città vicine a Bucarest (Ploiesti e Buzau). Nel corso degli anni, si è creato un buon gruppo di giovani rumeni che ha continuato l’attività animativa ed educativa anche durante il resto dell’anno. Nel 2004 il vescovo Dante Lafranconi ha inaugurato il nuovo oratorio di Ploiesti e nel 2005 il vescovo di Bucarest ha consegnato ai fedeli di Buzau la nuova Chiesa e le stanze attigue che ospitano le attività della parrocchia. Entrambe le costruzioni sono state realizzate con il generoso contributo (non solo economico) di famiglie e volontari italiani. Le strutture si sono rivelate un prezioso supporto per le diverse attività svolte e importante punto di riferimento per la comunità cattolica della città.
Campina e Casa Speranza
A “Casa Speranza” di Campina, i volontari cremonesi affiancano le suore dell’ordine di San Giuseppe e il personale locale nell’accudimento di bambini abbandonati o allontanati dalle famiglie. Inoltre è in atto un’esperienza di accostamento di un villaggio rom, comunità poverissima e spesso guardata con disprezzo.
Bobolia
La popolazione rumena è in larga parte cristano-ortodossa. I rapporti tra le Chiese (cattolica e ortodossa) non sono semplici. Questo non ha impedito di incontrare e accogliere bambini, giovani e famiglie ortodosse. Dal 2006 un sacerdote ortodosso della parrocchia di Bobolia ci ha chiesto di sostenere la formazione di un gruppo di adolescenti e di sperimentare direttamente con la comunità ortodossa alcune iniziative estive con i bambini.
Banesti e Urleta
Dal 2008 è iniziata un collaborazione con le istituzioni di due paesi vicini a Campina: Banesti e Urleta. Il Comune ha mostrato subito interesse per la forte valenza educativa del progetto e ha messo a disposizione strutture e persone che hanno accompagnato i giovani loacali ad intraprendere esperienze di attività e animazione con i volontari italiani. La valenza educativa delle attività fatte insieme si incrocia e con un forte attaccamento alle proprie tradizioni (balli e musica popolari) e questo rende l’esperienza ancora più ricca.
Concordia
Il progetto sostenuto da una fondazione austriaca, si prende cura di circa duecento minori di strada fino ad arrivare all’autonomia degli stessi. Anche in questo contesto è stato possibile avviare una collaborazione estiva che porta i volontari Drum Bun ad inserirsi nelle attività dei bambini, che vengono accolti da queste strutture, proponendo loro giochi, laboratori e momenti ludico-ricreativi.