Nazareth

Premio Bontà Barbieri alla Drum Bun!

30 maggio 2016
News

Bella notizia per la Drum Bun: martedì 24 maggio ha ricevuto il Premio Bontà intitolato alla memoria di Attilio Barbieri.

Il premio è intitolato alla memoria del giovane partigiano Attilio Barbieri, fucilato dalle truppe di occupazione la mattinata del 26 aprile 1945 in piazza San Luca a Cremona ed è stato istituito nel 1947 per volontà dei genitori Luigi Barbieri e Annetta Cannetta. La Fondazione Città di Cremona, volendo continuare ad onorare la memoria di Attilio Barbieri attraverso modalità in linea con i mutati scenari sociali, ha individuato iniziative nel campo dell’assistenza e della solidarietà sociale realizzate da singoli e associazioni, anche informali, di giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni, da premiare con risorse proprie per un ammontare complessivo di 5.000,00 euro.

Quest’anno la Commissione ha deciso di assegnare il premio alla Drum Bune e a altri due progetti che hanno saputo tradurre in termini fattivi gli obiettivi del Premio nell’ambito della solidarietà verso gli emarginati, della fragilità minorile e dell’impegno civile.

Gli altri progetti premiati sono:

Duilio D’Ambrosio dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII di Crema.
Da anni Duilio D’Ambrosio ha scelto, senza remore, di dedicarsi agli ultimi. Nel progetto presentato per la partecipazione al Bando, viene evidenziata l’importanza del lavoro volontario svolto quotidianamente come membro dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII alla Capanna di Betlemme di Spino d’Adda

Istituto di Istruzione Superiore “Arcangelo Ghisleri” di Cremona
L’Istituto Ghisleri, nell’ambito delle iniziative di Educazione alla legalità per l’anno scolastico in corso, ha organizzato a Cremona la mostra “Da malavita a nuova vita. proposte e progetti per una gestione efficace dei beni confiscati in Lombardia”, curata dalla Fondazioni ISTUD, dal Politecnico di Milano, dalle Università Cattolica e Bocconi, con la partecipazione di “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”. L’intento era fornire un’occasione formativa ed informativa, agli studenti dell’Istituto e di tutte le altre scuole del territorio, sulle opportunità di sviluppo che la gestione sostenibile dei beni confiscati alle mafie può produrre per la collettività. Un aspetto non secondario dell’iniziativa è stata la partecipazione attiva degli studenti (maggiorenni e costituiti in un gruppo informale interclasse), appositamente formati, sia nelle fasi organizzative dell’allestimento e della documentazione delle attività, sia nel ruolo attivo di accompagnatori nel percorso visivo e fotografico allestito nelle sale di Palazzo Stanga.