“Parco Sartori: partecipazione è sicurezza”, progetto co-finanziato da Regione Lombardia
e con capofila il Comune di Cremona, è in dirittura d’arrivo.
Il progetto è inserito in una più ampia programmazione di politiche inter-assessorili che vedono la
collaborazione tra Settore Politiche Sociali, Centro per la Comunità e Beni comuni, Politiche
Educative e Istruzione, la Polizia Locale, Ufficio Progetti e Risorse e l’Unità di Staff Urbanistica.
Esso si avvale di un ricco partenariato composto da Associazione Sucar Drom, Cooperativa Iride,
Cooperativa Nazareth, Focr, Il Laboratorio, Amici di Robi, Uisp, CSI.
Fitta la rete di soggetti – il Comitato di quartiere, l’Oratorio, le scuole dell’Infanzia Martiri della
Libertà e Agazzi e la scuola primaria Monteverdi, il Comitato Soci Coop Lombardia, La Fondazione
LA PACE Onlus, le Forze dell’Ordine, molteplici esercizi commerciali di quartiere – a vario titolo
attivamente coinvolti in specifiche azioni progettuali.
A chiudere l’intenso lavoro, durato un anno, saranno una serie di iniziative che si protrarranno dal
24 marzo al 21 aprile 2016.
Il programma di giovedì 24 marzo prevede due appuntamenti in due luoghi identificativi di
Quartiere Po.
Si inizierà infatti alle ore 10.00, presso la Casa di riposo “Giovanni e Luciana Arvedi” di via
Massarotti 49, dove la Fondazione LA PACE Onlus ospiterà l’incontro con la Polizia Locale del
Comune di Cremona “SENTIRSI SICURI A CASA E IN QUARTIERE”. L’incontro ha come obiettivo la
prevenzione e l’informazione ai cittadini con una particolare attenzione alla popolazione anziana.
Nel pomeriggio invece, alle ore 18.00, presso il supermercato Coop di via del Sale, sarà inaugurata
una prima carrellata di immagini di “PERCEZIONI INCROCIATE”, mostra – laboratorio in divenire
che propone immagini di Quartiere Po frutto di differenti punti di vista.
“PERCEZIONI INCROCIATE” si compone infatti, nel suo complesso, di fotografie opera di Monica
Mignone: strade, palazzi, aree verdi, esercizi commerciali, scuole… – il quartiere nei suoi aspetti
urbanistico-architettonici accanto ai volti delle persone che lo abitano;
sono inoltre parte dell’esposizione una serie di tavole – sintesi di un più articolato studio di
progetto finalizzato alla riqualificazione e rigenerazione di uno spazio verde del quartiere quale
Parco Sartori – elaborate da ARYA – Architects Young Association di Cremona;
in mostra anche i materiali espressivi realizzati dalle bambine, dai bambini e dagli adulti – genitori
e non – attivamente coinvolti nel laboratorio di comunità INFANZIA BENE COMUNE nell’ambito
del percorso “ATTENTI AI BAMBINI! Lavori in corso nelle scuole di quartiere Po”: accanto agli
elaborati grafici frutto dei laboratori espressivi che hanno coinvolto bambine e bambini delle
scuole per l’Infanzia “Martiri della Libertà” e “Agazzi” e della scuola primaria “Monteverdi”, anche
alcuni scatti fotografici – opera delle e dei partecipanti all’iniziativa “FOTOGRAFIE DA PASSEGGIO”
del 15 marzo scorso, una delle tappe del medesimo percorso a cui le famiglie hanno preso parte
con entusiasmo, disponibilità e spirito creativo ritraendo il quartiere sia dal punto di vista adulto
sia dal punto di vista bambino.
Le varie sezioni della mostra-laboratorio saranno esposte in successione, presso il medesimo
supermercato, con cadenza settimanale fino al 21 aprile prossimo.
A conclusione dell’intero progetto, giovedì 31 marzo alle ore 17.00, presso la Sala Mercanti della
Camera di Commercio, in via Baldesio n. 10, Anna Lazzarini, ricercatrice in filosofia presso
l’Università IULM di Milano, condurrà l’incontro “COESIONE SOCIALE E SICUREZZA: il circolo
virtuoso”. L’incontro vedrà gli interventi di Massimo Bricocoli, urbanista del Politecnico di Milano,
e di Pierluigi Sforza, Comandante della Polizia Locale del Comune di Cremona. La progettazione
sociale dello spazio urbano: prossimità e partecipazione per promuovere un welfare di comunità
sarà il tema affrontato nel corso dell’incontro.
A seguire, alle ore 18.30, nella vicina sala ex-borsino di via Solferino n. 29, sarà inaugurata
un’esposizione di immagini trasversale alle varie sezioni della mostra-laboratorio “PERCEZIONI
INCROCIATE” – l’esposizione sarà aperta al pubblico fino a giovedì 7 aprile, tutti i giorni dalle ore
16.00 alle ore 19.30; mercoledì, sabato e domenica anche dalle ore 10.00 alle ore 12.30.
Il progetto, che ha come obiettivo la riqualificazione dell’area verde di Parco Sartori e di quelle ad
essa tangenti in quanto spazio pubblico aperto e a servizio della comunità, intende, attraverso
azioni volte a promuovere integrazione e inclusione, rigenerare appartenenza sia tra abitanti sia
verso i beni comuni.
A fronte di una percezione di “rischio sicurezza” sviluppatasi nella cittadinanza negli ultimi anni,
azioni socio-educative mirate alla “rivitalizzazione” del Parco e alla promozione dell’inclusione
sociale intendono rigenerare, anche attraverso lo strumento dell’animazione sociale, senso di
appartenenza sia tra gli abitanti sia verso il “bene comune” agendo positivamente sull’attivazione
sia di “legami” comunitari sia di “impegno civile” in una prospettiva di protagonismo e di com-
partecipazione delle risorse.
Il laboratorio di comunità è stato un metodo efficace per il raggiungimento di tale obiettivo grazie
all’incontro e al confronto tra soggetti diversi per provenienza, cultura , interesse , età e punti di
vista. Nell’ambito del laboratorio di comunità infatti, la co-progettazione ha favorito l’attivazione
di meccanismi decisionali che, a partire dalla riflessione ha consentito l’elaborazione di azioni
condivise. Tale processo ha favorito l’apprendimento di abilità, competenze e significati rispetto a
tematiche di interesse comune generando nel contempo relazione, legame, appartenenza.
Le molteplici attività programmate nel quartiere e con il quartiere, in relazione più o meno stretta
con Parco Sartori appunto, hanno favorito, attraverso la partecipazione attiva della cittadinanza, lo
sviluppo del senso di appartenenza.
In tal modo si è implementata una percezione sia del Parco sia del quartiere come “luoghi” a
buona vivibilità senza tuttavia ignorare le criticità in essere ma favorendo la consapevolezza che il
binomio coesione sociale – sicurezza è elemento catalizzatore per la co-progettazione di un welfare
di comunità.
Primo risultato evidente di tale percorso, il proseguimento delle attività del laboratorio di
comunità anche oltre la conclusione del progetto regionale in sintonia con la valenza “generativa”
propria dei meccanismi della partecipazione.