Nazareth

La settimana del rifugiato 2018 a Cremona

27 giugno 2018
Gnews

I rifugiati al centro. Ma questa volta non al centro di polemiche, bensì al centro di Cremona, e peraltro mediante una biblioteca vivente. Il 23 Giugno, dalle 10 alle 12.30, si è svolto, in piazza Roma, l’evento conclusivo della Settimana del Rifugiato 2018, l’appuntamento a cadenza annuale voluto dalle Nazioni Unite e promosso dal Comune di Cremona in collaborazione con la cooperativa Nazareth, la cooperativa Sentiero e Caritas, gli enti gestori del progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati).

La piazza si è trasformata in una “living library”, ossia uno spazio aperto in cui i partecipanti all’evento, ma anche i privati cittadini che si trovavano a passeggiare nei paraggi, hanno potuto leggere e gustare i sei libri viventi – ossia sei ragazzi – che si sono offerti per condividere con i cittadini cremonesi qualcosa di sé: storie, tradizioni, sofferenze e traguardi raggiunti. All’ombra di sei gazebo, i cittadini interessati hanno potuto ascoltare storie e poesie tradizionali della Guinea Conakry raccontate da Aboubacar, oppure un resoconto della situazione politica e sociale del Kurdistan fatto da Wasfi, la presentazione delle attività di una associazione di persone africane, Alternativa Africa, e tante altre arricchenti esperienze di vita e conoscenze.

L’obiettivo dell’iniziativa e del metodo utilizzato è stato quello di far incontrare vis à vis la quotidianità dei cittadini cremonesi con le storie e la ricchezza dei ragazzi rifugiati. La comprensione del fenomeno migratorio, delle situazioni umane e sociali che spingono alla migrazione, dei desideri e dei sogni dei migranti, non passa attraverso le notizie giornalistiche o il dibattito televisivo, e nemmeno soltanto attraverso lo studio teorico delle questioni politiche, sociali e culturali, bensì anche – e soprattutto – attraverso il dialogo tra uomo e uomo, attraverso il guardare e l’essere guardati negli occhi da queste persone.

I frutti dell’iniziativa non si possono raccogliere immediatamente: le questioni umane hanno una maturazione lenta, e solo tra un po’ di tempo potremo sapere se la Settimana del Rifugiato e la Living Library di piazza Roma sono stati momenti importanti e significativi. Sicuramente il gran numero di persone interessate o incuriosite, e l’entusiasmo e la disponibilità dei “libri viventi” lasciano ben sperare.