Nazareth

Calabria 2019: la testimonianza di Giusy e Maria

14 novembre 2019
Gnews

L’estate é il periodo dell’anno dove arriva il caldo e le giornate sono più lunghe, per tanto, é il momento giusto per viaggiare, andare al mare, fare le grigliate in compagnia, o semplicemente staccare la spina. A tal fine la Cooperativa Nazareth in collaborazione con l‘Associazione Drum Bun, da qualche anno organizza nel mese d’agosto un viaggio in Calabria nella località di Fuscaldo per i minori stranieri che frequentano il Centro Diurno Giona.

L’associazione Drum Bun, è un’organizzazione di volontariato nata da don Pier Codazzi e da un gruppo di giovani di Cremona il cui fine é offrire un servizio di volontariato sia all’estero (Romania e Albania) ma anche sul territorio nazionale come nel caso che andremo a trattare. Il motore di questo gruppo sono i volontari, ragazzi dai 18-30 anni mossi da un grande spirito di solidarietà verso il prossimo. In questo articolo troverete la testimonianza di Giusi, che ha lavorato per più di quindici anni a Fuscaldo e oggi è responsabile per la cooperativa Nazareth del progetto di agricoltura sociale Rigenera ; e l’intervista ad una delle volontarie Drum Bun che ha partecipato questa estate al viaggio in Calabria.

 

  • Sappiamo che hai lavorato 15 anni per una cooperativa calabrese e siamo curiosi di chiederti di che cosa si occupasse
    La cooperativa che ho contribuito ad avviare (era il 2001) è “Il Segno” e ha sede a Fuscaldo, un paese della costa tirrenica, in provincia di Cosenza. Il Segno inserisce al lavoro persone svantaggiate nel settore dell’Agricoltura Sociale: in collina si coltivano ortaggi con il metodo dell’Agricoltura Biologica e in una vecchia stazione ferroviaria abbandonata, nel centro della zona marina, gli ortaggi vengono trasformati in ottime conserve vegetali.

  • Sappiamo anche che questa Cooperativa collabora in vari modi con la Cooperativa Nazareth, quindi ci spiegheresti che tipo di rapporti ci sono e se sono coinvolti anche i ragazzi minori di Giona? (con che obbiettivo, quali sono le attività svolte dai ragazzi, in che luoghi si svolgono, da quanti anni si realizza questo scambio, se i nostri ragazzi lavorano insieme con i ragazzi che sono presenti là, in che momenti si svolge…)
    Nazareth ha incrociato la storia di questa cooperativa nel 2009 e nel tempo si è consolidato un bel rapporto di “reciprocità”, che dura nel tempo. I ragazzi di Giona scendono per vivere settimane di vacanza e servizio, mentre i prodotti del Segno vengono venduti nel negozio di Rigenera. Persino il modello di sviluppo agricolo del Segno ha aiutato la Cooperativa Nazareth a partire anche a Cremona con l’Agricoltura Sociale!
  • Come sono state le esperienze passate (i minori di Giona in Calabria)? Che risultati hanno portato a casa i ragazzi?
    La Calabria per i ragazzi di Giona è sempre stata un’esperienza utile e capace di suscitare forti emozioni: molto dell’ambiente calabro richiama le zone rurali da cui i minori stranieri che Nazareth segue provengono…
    Tanti di loro ci hanno confidato di sentirsi particolarmente a casa! In più Fuscaldo ha il mare, particolare non di poco conto: i momenti in spiaggia, i giochi, le gite in barca e le escursioni nel territorio hanno sempre contribuito a rendere magica l’esperienza estiva. Infine l’accoglienza dei giovani calabresi presso il Green Hub ha permesso nascita ed il consolidamento di belle relazioni. Sembra che i ragazzi siano sempre tornati un po’ trasformati… in meglio!

  • Secondo Te, esistono dei fattori di miglioramento per far si che il progetto sia piú efficace?
    Credo che il segreto per far sì che questi viaggi funzionino sia non ripetere lo stesso “copione” ogni anno, ma costruire insieme, rinnovandola, ogni esperienza. E in questo gli educatori cremonesi ed i giovani calabresi riescono sempre benissimo!

Esperienza Personale di Maria

 

  • Maria, come sei entrata in contatto con l’esperienza della Calabria e perché hai deciso di aderire a questo progetto?
    Prima di tutto, io sono spagnola e sto facendo un’esperienza di volontariato europeo (SVE) presso il “Centro Diurno Giona” della Cooperativa Nazareth che durerà fino a Febbraio 2020. Per quanto riguarda la tua domanda, sono venuta a conoscenza di questa esperienza grazie all’Associazione Drum Bun che mi ha offerto questa opportunità. Per un’altra parte, volevo partecipare a questo progetto perché pensavo che avrei potuto conoscere di piú i ragazzi del centro diurno Giona, anche grazie ad un contesto un po’ più rilassato come quello della vacanza. Infine, volevo conoscere un altro posto dell’Italia.

  • Parlando con Giusi, sappiamo che ogni volta le esperienze organizzate in Calabria variano di anno in anno. Ci potresti dire qualcosa di più a riguardo?
    É la mia prima esperienza in Calabria, però Giusy, ha ragione, anche solo perché ogni anno si aggiungono ragazzi nuovi e anche nuovi volontari quindi l’esperienza è sempre diversa solo per quello. Ogni uno di noi è diverso e porta qualcosa di bello a tutti i livelli.

  • Che cosa hai portato a casa da questa esperienza?
    Ho imparato il dialetto Calabrese, scherzo!!!! Semplicemente ho stretto nuove amicizie con gli altri volontari sia della Calabria che di Cremona, addirittura mi sono sentita in famiglia perché alla fine eravamo un gruppo grande dove ogni uno di noi é diverso tanto nelle attività  come nella convivenza, quindi sono molto contenta perché ci siamo trovati benissimo tanto con i ragazzi come tra noi.
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